Il 30 marzo 2021 abbiamo partecipato al terzo incontro on line organizzato dalla Città di Torino in collaborazione col Coordinamento contro la violenza sulle Donne per l’8 marzo, la Giornata Internazionale della donna.
Il tema dell’incontro era “Spazi di sorellanza.25 anni di gruppi di auto mutuo aiuto alla Casa delle Donne di Torino.
Dopo l’ascolto della canzone”Che fine ha fatto Eva..” di Silvana Didonna, autrice ed interprete,l’assessore ai diritti della Città di Torino, Marco Giusta è intervenuto per testimoniare l’impegno della Città e suo personale nella valorizzazione delle attività dei luoghi di donne, anche attraverso la campagna di manifesti”Ringrazia una femminista”sparsi a centinaia nelle vie di Torino nel mese di marzo.
E’ seguita una breve presentazione,da parte di Marina Genti, delle attività di ascolto e sostegno e dei gruppi di auto mutuo aiuto.
Il libro “Insieme qualcosa cambia” è stato introdotto da Patrizia Nicola e tre donne si sono alternate nelle letture di brani tratti dal libro, con l’aggiunta di due testimonianze più recenti sulle esperienze dell’ultimo anno.
La proiezione del video “La poesia è collettiva come la vita” ha concluso lo spazio dedicato al passato.
Silvana Didonna ha cantato e recitato alcune brevi composizioni spiegate poi da Ines Damilano, che ha raccontato come sono cambiati i gruppi in più di 25 anni di vita.
Le testimonianze di Monica De Siati e Martina Americo,le altre due psicologhe che seguono i gruppi AMA, hanno completato l’incontro vero e proprio.
In appendice Marina Genti ha accennato ad un gruppo spontaneo presente da due anni alla Casa, “Donne a una certa età” e ha letto alcune riflessioni scritte dalle partecipanti.
Se pensiamo al titolo della serata, allo spazio di sorellanza, la Casa ha da sempre messo al centro la forza e il valore della relazione tra donne: è un luogo dove è possibile prendersi cura di sé, trovare ascolto e supporto per i propri problemi, contare sulla disponibilità e solidarietà delle altre. E’ un luogo di libertà, elaborazione, creatività delle donne.
Da queste premesse nascono, alla metà degli anni ‘90, lo sportello di ascolto per le donne, con le consulenze legali e psicologiche e i gruppi di auto mutuo aiuto.
Fino all’anno scorso, cioè a prima della pandemia, tutti i giovedì pomeriggi, dalle 16 alle 19, un gruppo di socie, 7/8,si alternava nella presenza, per essere sempre almeno in due in sede e rispondere alle telefonate, agli appuntamenti e accogliere le donne che venivano per un colloquio.
L’obiettivo era ed è di offrire alle donne che si trovano in situazioni di difficoltà un primo momento di incontro con altre donne disponibili ad ascoltarle in un luogo amico, per definizione “ dalla loro parte” e nel quale possano sentirsi a proprio agio e prese in considerazione. E’ sì uno sportello, ma non c’è nessun vetro tra chi parla e chi ascolta…
Alle donne che ne fanno richiesta vengono date consulenze legali gratuite a opera di avvocate esperte di diritto di famiglia, civiliste e penaliste, che si avvicendano settimanalmente il giovedi pomeriggio. Le consulenze psicologiche gratuite sono fornite da psicologhe psicoterapeute, iscritte all’ordine degli psicologi e sono indirizzate in particolare, ma non esclusivamente alle donne che intendono frequentare un gruppo di auto mutuo aiuto.
I gruppi sono a cadenza settimanale,ne l tardo pomeriggio, durano un’ora e trenta e ci si può accedere in ogni momento dell’anno, e rimanere finché se ne sente il bisogno. In tutti questi anni ci sono sempre stati almeno tre gruppi, ultimamente sono 5, di cui uno “over 60” cioè riservato alle donne più grandi, in pensione e/o nonne.
Il 2020, con i problemi legati alla pandemia, ha obbligato tutte noi a cambiare le modalità di accoglienza delle donne, quasi sempre abbiamo ascoltato per telefono o via email ed il giovedì pomeriggio spesso non abbiamo potuto essere presenti in sede, tuttavia l’ascolto, le consulenze ed i gruppi hanno continuato il loro percorso e anzi, proprio per dare visibilità e valore a queste attività sono stati realizzati un libro “Insieme qualcosa cambia” ed un video “La poesia è collettiva come la vita”. Di questi parla Patrizia Nicola, drammaturga, poeta e councelor.