Quando le Madri di Juárez ritrovano i poveri resti delle figlie piantano una croce rosa; queste sono diventate il simbolo mondiale della loro battaglia che, come hanno insegnato le Madri argentine di Plaza de Mayo, è un grido che non si spegne mai: Memoria, Verità, Giustizia.
Il Comune di Torino, con i Comuni di Bologna, Ferrara, Firenze e Genova, invitano le altre città italiane ad illuminare di rosa, nella notte tra il 5 e il 6 marzo, il loro monumento più importante. L’appello del Comune di Torino contro i femminicidi a Juárez è online: https://www.comune.torino.it/nonunadipiu/
Noi associazioni e singole/i attraverso questo portale cercheremo di far conoscere le iniziative che si terranno in tutta Italia. Tutti gli appuntamenti possono essere comunicati alla mail: nonunadipiu@comune.torino.it
Iniziative a Torino:
Sabato 5 marzo alle 17 alla Mole Antonelliana, via Montebello 20, prenderà il via l’iniziativa. Prima dell’avvio dell’illuminazione della Mole a partire dalle ore 18, sarà realizzata una installazione artistica curata da Laura Fusco con la collaborazione di molte donne. Guarda le foto sul nostro ALBUM DI FOTO! Guarda il video preparato da Valeria.
Martedì 8 marzo alle ore 21,00 al Cecchi Point, in via Cecchi 21/a, il Salvagente-Libera Internazionale invita a festeggiare la festa della donna, in collaborazione con l’associazione culturale Largabanda. Sarà una serata di performances musicali e teatrali e tanti interventi al femminile: MariaJosé Fava, presidente di Libera Piemonte, e tante altre amiche impegnate sul fronte dei Diritti Umani. Purtroppo per ragioni di sicurezza Marisela Ortiz non è potuta venire da Ciudad Juárez.
Domenica 13 marzo al Teatro Vittoria in via Gramsci 4, evento di Musica e Parole a cura delle Associazioni aderenti: Amnesty International Circ. Piemonte e Valle d’Aosta, SUR Società Umane Resistenti, Donne di Sabbia, Donne in Nero del la Casa delle Donne di Torino, Casa delle Donne di Torino, Salvagente-Libera Internazionale, Antropocosmos, Urzene poesia in azione.
Per avere più informazioni:
https://nuestrashijasderegresoacasa.blogspot.com/
Attentato contro una attivista di NUESTRAS HIJAS DE REGRESO A CASA
Dalla lettera di Marisela Ortiz, ricevuta il 17 febbraio:
“…ieri sera, qualche minuto prima delle 23.00, due sconosciuti hanno dato fuoco al tetto della casa di Marilu Garcia Andrade.. questo è successo mentre sosteneva Marisela Reyes nel suo digiuno di protesta per la scomparsa dei suoi fratelli e di sua cognata!!! MARILU si trovava da ieri mattina presso il presidio di MARISELA Reyes, e durante la notte le hanno comunicato che la sua casa era avvolta dalle fiamme, ardevano delle fiamme dal tetto di casa sua. In casa non c’era nessuno i suoi figli erano da un’altra parte.
MARILU era sorella di LILIA ALEJANDRA GARCIA ANDRADE, assassinata nel 2001 il cui crimine continua ad essere impunito ed è figlia di Norma Andrade una delle fondatrici di Nuestras Hijas de regreso a casa .. MARILU appoggia le famiglie le cui figlie sono state assassinate o sono scomparse e nel mese di gennaio ha presentato insieme a noi una denuncia formale per tratta di persone, la prima nello stato di CHIHUAHUA.
Oggi si è fatta una denuncia alle autorità federali per l’attentato, dove per fortuna l’arrivo dei pompieri è stata opportuno, e hanno spento il fuoco prima che bruciasse tutta la casa.
Questo attentato ci tiene nell’incertezza e ho timore per la sua vita e quella dei suoi figli, ho timore per la mia vita, per quella dei miei cari e per quella delle mie compagne più invisibili…”
Riportiamo la lettera che Marisela ci ha scritto dopo l’azione del 5 marzo, che ha illuminato di rosa la Mole:
También yo me siento orgullosa de todos quienes participaron e impulsaron esta iniciativa. hoy tengo más esperanza… Entiendo que no estamos solas en esta lucha, y que es maravilloso contar con este tipo de solidaridad. Gracias por esta fortaleza que nos brindan.. Nuestro agradecimiento es infinito y el compromiso, reconocido absolutamente.
Hoy miro la vida de otra manera, y me propongo poner más fuerza en mis acciones, para responder con mejor trabajo a esta inmensa confianza que mi familia italiana ha puesto en nuestras acciones. Agradezco tambien a las sensibles autoridades italianas que hicieron posible este magnifico milagro social!!
Y a todas las personas que han ofrecido sus energías y su tiempo para participar en esta lucha, juntos. les prometo que un dia muy cercano veremos los resultados de estos esfuerzos. no dudamos que todo estará mejor.
Juntos por una vida libre de violencia!! ni una mas!
Anch’io mi sento orgogliosa per tutti quelli che hanno partecipato ed hanno dato impulso a questa iniziativa. Oggi ho più speranza………..Capisco che non siamo sole in questa lotta, e che è meraviglioso poter contare su questo tipo di solidarietà. Grazie per la forza che ci date…….il nostro ringraziamento è infinito e l’impegno assolutamente apprezzato.
Oggi guardo alla vita in un altro modo, e mi ripropongo di mettere più forza nelle mie azioni, per rispondere con un lavoro migliore a questa immensa fiducia che la mia famiglia italiana ripone nelle nostre azioni. Un ringraziamento anche alle autorità italiane che hanno reso possibile questo magnifico miracolo sociale!!
E a tutte le persone che hanno offerto la loro energia ed il loro tempo per partecipare a questa lotta, unite. Vi prometto che un giorno molto vicino vedremo i risultati di questi sforzi. Non dobbiamo avere dubbi che tutto migliorerà.
Uniti per una vita libera dalla violenza!! Non una di più!!
Marisela Ortiz Rivera
Gravissima minaccia a Marisela Ortiz:
APPESO IN UNA SCUOLA UNO STRISCIONE DI MINACCIA DEI NARCOS CONTRO ATTIVISTI
da: “El Diario”, giovedì 10/03/2011. Ciudad Juárez, Chihuahua, México di Daniel Domínguez
Questa mattina è stato ritrovato in una scuola superiore uno striscione di minaccia rivolto a due attiviste locali. La scuola Federal 60 si trova nelle vie Toronja Roja y A. Alvarez dell’Infonavit Nuevo Juárez. Secondo informazioni dei vicini, alcuni soggetti a bordo di tre mezzi sono arrivati prima delle cinque del mattino per mettere uno striscione lungo due metri e largo uno e mezzo nel quale si minaccia una maestra e suo figlio che presumibilmente appoggerebbero un gruppo delittuoso. Dopo le sei del mattino lo striscione era ancora appeso nonostante le autorità fossero state avvisate.
“ Se vuoi continuare ad appoggiare la cretina bastarda della dottoressa Malù, maestrina di merda Marisela Ortiz fotteremo tutta la tua famiglia a cominciare da tuo figlio “Chapolin del Rowe” lo abbiamo già nella lista.” Att. J.L.___________”
È risaputo che Marisela Ortiz insegna nella scuola dove è stato lasciato il messaggio e che diversi genitori non hanno permesso ai propri figli di frequentare le lezioni. María Luisa “Malú” García Andrade era a direttrice degli affari legali dell’organizzazione ‘Nuestras Hijas de Regreso a Casa’, mentre Ortiz ne è la fondatrice.
Ni una más/Non una di più: Continuano le iniziative promosse dal Comune di Torino; domenica 13 marzo 2011 dalle ore 19,30 al Teatro Vittoria, via Gramsci 4, Torino
Musica parole e immagini per Nuestras Hijas de Regreso a Casa
Con Sonia Belforte, Umami, Donne di sabbia, Urzene e tanti altri.
A cura di Amnesty International Circ. Piemonte e Valle d’Aosta, SUR Società Umane Resistenti, Donne di Sabbia, Donne in Nero della Casa delle Donne di Torino, Casa delle Donne di Torino, Salvagente-Libera Internazionale, Antropocosmos, Urzene, Associazione Argentino Italiana Piemonte “ONLUS”
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APPELLO URGENTE!
Le attiviste dei diritti umani Marisela Ortiz, che conosciamo bene, e Maria Luisa Andrade sono dovute fuggite dalle loro abitazioni in Ciudad Juárez, a causa di minacce di morte, molestie e intimidazioni. Le loro vite e quelle dei loro famigliari sono in pericolo. Ad oggi, tuttavia, il governo Messicano ha fallito nel garantire loro ogni significativa protezione e i responsabili delle minacce e atti di intimidazione non sono stati identificati o portati di fronte alla giustizia.
Amnesty International ha avviato una Azione Urgente: potete firmare all’indirizzo https://www.amnesty.it/attiviste_minacce_morte
Fatelo subito e diffondete l’informazione!
Potete anche scaricare il testo dell’appello, personalizzatelo con il vostro nome o quello della vostra associazione e spedite una mail a questi indirizzi:
secretario@segob.gob.mx al Lic. José Francisco Blake Mora Secretario, Sec. de Gobernación e per conoscenza all’Ambasciata Messicana in Italia correo@emexitalia.it e a gustavo.delarosa@gmail.com de la Comisión Estatal de Derechos Humanos.
Naturalmente non si trovano le mail del Governatore di Chihuahua e del Procuratore generale dello Stato. Chi avesse più tempo, e sicuramente la cosa è più incisiva e l’ Azione urgente dura fino al 27 aprile, può mandare via posta l’appello :
Lic. José Francisco Blake Mora
Secretario, Sec. de Gobernación
Bucareli 99, 1er. piso, Col. Juárez,Delegación Cuauhtémoc,
México D.F., C.P. 06600, MÉXICO
Lic. César Duarte
Gobernador del Estado de Chihuahua,
Palacio de Gobierno, 1er piso, C. Aldama #901,
Col. Centro,Chihuahua, Estado de Chihuahua, C.P 31000, Mexico
Lic.Carlos Manuel Salas
Fiscalía General del Estado
Edificio de Procuraduría 3 Piso A,C. Vicente Guerrero # 616
Col. Centro,Chihuahua, Estado de Chihuahua, C.P 31000, Mexico
E per conoscenza all’ Ambasciata Messicana in Italia
Via Lazzaro Spallanzani 16 -00161 Roma
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Sito di Nuestra Hijas de Regreso a Casa, per il testo originale.
Oggi diversi uomini hanno sparato a Norma Andrade (co-presidente di Nuestras Hijas de Regreso a Casa), mentre usciva dal lavoro a Ciiudad Juarez; è stata ferita da cinque pallottole ed è ricoverata all’ospedale.
Norma Andrade è la madre di Lilia Alejandra García Andrade, assassinata nel febbraio 2001, vittima del femminicidio. E madre di Malù, che ha dovuto lasciare Ciudad Juarez a causa delle minacce di morte che pesano su di lei.
URGENTE:
Hoy varios hombres le dispararon a Norma Andrade (copresidenta de Nuestras Hijas de Regreso a Casa), saliendo de su trabajo en Ciudad Juárez; erecibió cinco impactos de bala y se encuentra hospitalizada.
Norma Andrade es madre de Lilia Alejandra García Andrade, asesinada en febrero de 2001, víctima del feminicidio. Y madre de Malú, quien debió dejar Ciudad Juárez debido a las amenazas de muerte que pesan sobre ella.
EXIGIMOS al gobierno de Chihuahua protección a la maestra Andrade y que se esclarzcan los hechos.
(favor de difundir)
2 dicembre 2011
El día 02 de diciembre de 2011, aproximadamente a las 14:00 horas, en el domicilio ubicado en Infonavit Solidaridad, Calle Fernando Pacheco Parra 9031-2, la maestra NORMA ESTHER ANDRADE, sufrido un atentado contra su vida en el momento en que abordaba su camioneta para trasladarse a su trabajo, es esos instantes y estando en compañía de sus 2 nietos menores de edad, un sujeto desconocido se acercó y detonó una arma de fuego en varias ocasiones, impactando en 5 de ellas sobre el cuerpo de la maestra Norma, provocándole heridas en el torso, el hombro derecho y la mano derecha.
Según datos proporcionados por compañeros de trabajo de la escuela primaria “Francisco I. Madero”, en donde labora la maestra NORMA ANDRADE, aproximadamente a las 08:00 horas, sujetos desconocidos hablaron por teléfono a la escuela preguntando “si había llegado a trabajar y a qué hora se presentaría”, y mencionaron que, al terminar la comunicación telefónica este mismo sujeto pregunto si “llegaría a trabajar por la tarde”, ante la negativa de proporcionar información por parte del personal docente, esa persona concluyó diciendo que “estarían esperándola afuera de la escuela”.
NORMA ESTHER ANDRADE es defensora de los derechos humanos de las mujeres desde hace 10 años, y durante casi un lustro fue una de las principales activistas a nivel nacional e internacional en la exigencia de justicia para as víctimas del feminicidio, tras haber sufrido la pérdida de su hija Lilia Alejandra García Andrade asesinada en febrero del 2001.
ANTECEDENTES
El día 14 de febrero de 2001, Lilia Alejandra García Andrade, hija de la maestra NORMA ESTHER ANDRADE, desapareció y su cuerpo fue encontrado el 21 de febrero del mismo año en un lote baldío aledaño a la avenida Paseo Triunfo. Desde el momento de la desaparición de su hija, la maestra NORMA ESTHER ANDRADE inició una lucha en busca de la justicia. Ese mismo año, fundó junto con Marisela Ortiz, la organización “Nuestras Hijas de Regreso a Casa, A.C.” (NHRC).
En el año 2003, la otra hija de Norma, Malú García Andrade, ingresó a la organización y desde esa fecha ha brindado acompañamiento a familiares de mujeres asesinadas y desaparecidas.
Desde la creación de “NHRC”, sus integrantes han recibido 30 actos de amenazas y hostigamientos, mismos que nunca han sido investigados por las autoridades, pese a que en la mayoría se han presentado denuncias. Desde al año 2008, 4 de los integrantes de esa asociación cuentan con medidas cautelares de la Comisión Interamericana de los Derechos Humanos (CIDH).
Desde febrero del año 2011, Marisela Ortiz y Malú García Andrade tuvieron que salir temporalmente de Ciudad Juárez a consecuencia de las amenazas directas de atentar contra su vida.
Cabe mencionar que el 30 de septiembre del 2011, Malú García Andrade presentó otra denuncia ante las autoridades estatales, ya que recibió llamadas telefónicas en su domicilio en las que le mencionaban que “ya la tenían localizada a ella y a su familia.”
Días después de estos hechos, golpearon a una persona cercana a Malú y le dijeron que le avisara a su amiga que “le daban doce horas para abandonar la ciudad o de lo contrario asesinarían a sus familiares”. Malú Andrade al denunciar estos hechos ante los Ministerios Públicos Estatal y Federal, solicitó la ampliación de las medidas cautelares para su madre, la maestra NORMA ANDRADE debido al riesgo y a las amenazas que ambas enfrentaban.
Por lo anterior:
EXIGIMOS
– El esclarecimiento de los hechos a partir de una investigación pronta, expedita y con la debida diligencia, en donde se sancione al o los responsables de este atentado.
– Se investiguen de manera diligente todos los actos de amenazas y hostigamientos que han sido denunciadas por las integrantes de NHRC.
– Se brinde protección inmediata y eficaz de todas las personas que integran la organización NHRC, particularmente a la familia Andrade.
– Los gobiernos federal y estatal establezcan de inmediato un mecanismo que garantice la protección de todas las personas defensoras de los derechos humanos en México.
Para mayor información contactar a:
Adazahira Chávez, área de prensa de NHRC al celular (044) 55-34060545
correo electrónico: adazahira@yahoo.com.mx
Si può dare l’adesione all’appello di appoggio alla famiglia Andrade:
https://www.nuestrashijasderegresoacasa.blogspot.com/
Ultima comunicazione di Marisela, 5 dicembre:
Questa mattina, per ordine della Magistratura, è stato ritirato il presidio di sicurezza che stazionava di fronte all’ Ospedale in cui, in situazione ancora delicata, è ricoverata Norma. Questa scelta espone Norma e sua figlia Malù ad un altissimo rischio. Da più parti si è nuovamente richiesto alle autorità di garantire la sicurezza della Famiglia Andrade ristabilendo la scorta che ha avuto fino a ieri.
E’ incredibile che mentre le Nazioni Unite e Amnesty International condannano l’attentato contro Norma le autorità le tolgano l’appoggio essendo questo il loro compito.
Un abbraccio car* amic*
Mtra. Marisela Ortiz Rivera
“Nuestras Hijas de Regreso a Casa”
Questa la lettera tradotta di quanto ha scritto Marisela il 3 dicembre. Nella notte ha poi scritto che Norma era stata operata con un esito positivo anche se permaneva la prognosi riservata.
Come sapete, Norma è stata oggetto di un attentato ieri alle due del pomeriggio, quando un soggetto le ha sparato sei volte mentre usciva da casa sua di fronte a Jade e Kaled,lasciandola gravemente ferita con 5 pallottole in corpo: spalla, braccio e torace.
Norma è in gravi condizioni e, nonostante sia stata trasportata in un ospedale privato, i medici non hanno ancora potuto stabilizzare la pressione e normalizzare i livelli di zuccheri nel sangue… Questa mattina avebbero dovuto fare un intervento per togliere le pallottole dal corpo ma non è stato possibile… lei è molto grave, ma è molto forte e confidiamo in Dio che saprà resistere, dato che deve svolgere un importante compito: la custodia di Jade e Kaleb, i figli che le ha lasciato Lilia Alejandra. Sono sicura che ciò le darà la forza di continuare… di resistere.
Per ora stanno concentrando gli sforzi per salvarle la vita… Sua figlia Malu Andrade è appena arrivata a Ciudad Juárez per accompagnarla in ospedale. Nello stesso tempo sta seguendo il caso ed esigendo che le autorità investighino fino a scoprire la verità.
Per prima cosa le autorità dovranno rettificare con un comunicato che l’aggressione a Norma consiste in un attentato contro la sua vita e non in un assalto normale come accreditava la versione iniziale al fine di minimizzare i fatti…
Ci sono prove che la stavano cercando… Ieri mattina hanno telefonato alla scuola dove Norma insegna come maestra di gruppo per chiedere se era arrivata o a che ora sarebbe arrivata… e avvisarono che l’avrebbero aspettata fuori dall’edificio scolastico… successivamente si sono recati presso il suo domicilio dove si sono svolti i fatti, e la fortuna ha voluto che le pallottole che l’hanno raggiunta e rimangono nel suo corpo non l’hanno uccisa… lei è forte e lotta per la vita……
Anche i media stanno diffondendo una versione dei fatti corrispondente alla velina che hanno ricevuto dalle autorità, che non corrisponde oviamente alla realtà. La cosa certa è che è stata attaccata e delle sei cartucce dell’arma, cinque le sono penetrate in corpo, ed una delle pallottole si è conficcata nel torace (è quella che ci preoccupa); le altre sono nel braccio, nella spalla ed altre due le hanno lesionato una mano. Se avessero voluto prenderle l’auto, come sostiene la prima versione, avrebbero potuto farlo dato che era già ferita, invece non solo non l’hanno fatto ma non si sono presi nemmeno la borsa.
Vi ringraziamo moltissimo per il vostro appoggio e per la diffusione e per la dimostrazione di amore per Norma e per ciò che rappresenta in questa lotta contro il femminidio e la giustizia.
Con grande speranza per Norma, con tutta la riconoscenza per voi… continueremo ad informarvi puntualmente.
Mtra. Marisela Ortiz Rivera
“Nuestras Hijas de Regreso a Casa”