NO ALLA STANZA DELLA DISSUASIONE! FUORI LE ASSOCIAZIONI ANTIABORTISTE DAGLI OSPEDALI! BASTA COLPEVOLIZZARE LE DONNE!
L’assessore Marrone, Fratelli d’Italia, promotore del «Fondo vita nascente» che finanzia con fondi pubblici progetti di associazioni antiabortiste, annuncia trionfalmente di aver consegnato ai volontari del movimento per la vita le chiavi della cosiddetta «stanza dell’ascolto» istituita all’ospedale sant’Anna di Torino.
In realtà non è una stanza dell’ascolto ma di «dissuasione».
Con il pretesto di offrire «supporto concreto e vicinanza alle donne (…) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre alla interruzione della gravidanza come previsto dalla legge 194» si interferisce, con forme inaccettabili di colpevolizzazione, nelle scelte di donne che già hanno deciso di interrompere la gravidanza.
La finalità è ostacolare una scelta già maturata con forme di pressione che rasentano la violenza psicologica: è un fatto gravissimo e intollerabile che una pressione psicologica e confessionale possa essere esercitata su persone che si recano in ospedale per un intervento sanitario programmato.
Ad associazioni antiabortiste, confessionali e integraliste, viene attribuita una fantomatica «qualificata esperienza nel sostegno alla maternità».
Ma quale sostegno alla maternità offre la Regione Piemonte, quando il principale oggetto di interesse sembra essere solo l’embrione, non certo la vita delle donne?
Il governo di destra, ispirandosi al “modello Piemonte”, introduce gli antiabortisti nei consultori e taglia i posti negli asili nido che erano stati previsti dal PNRR .
Gli asili nido sono un reale sostegno alla genitorialità e un diritto dei bambini e delle bambine alla socializzazione e all’apprendimento fin dalla primissima infanzia.
Solo la garanzia di condizioni di vita e di lavoro dignitose e servizi pubblici adeguati, che sostengano madri e padri nelle cure genitoriali, può permettere una libera scelta di maternità.
E’ invece chiaro che l’interesse delle destre al governo è mettere in discussione la libertà di scelta, l’autodeterminazione delle donne, relegandole a un ruolo principalmente riproduttivo secondo il modello patriarcale “dio, patria e famiglia”.
Ogni donna ha il diritto esclusivo di decidere se essere o non essere madre, ogni bambina/o ha diritto di nascere da un desiderio e da una libera scelta.
INVITIAMO TUTTE E TUTTI A VIGILARE RENDENDO PUBBLICI GLI ENNESIMI SOPRUSI SUL CORPO DELLE DONNE.
CONTINUEREMO A LOTTARE PER LA DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI ,
PER LA LIBERTA’ DELLE NOSTRE SCELTE E DELLE NOSTRE VITE.
Casa delle Donne di Torino